Udine: i Depositi Locomotive FS e FCU
Sabato 16 aprile appassionati aderenti al
Gruppo Italo Briano si sono uniti ad altri dell’ACT e
in tale buona compagnia sono partiti da Milano con l’IC delle ore 6.05 alla
volta di Udine.
Intercalando pisolini – giustificati dalla
levataccia alle 4 del mattino- a foto di soggetti ferroviari accattivanti
(notata
Qui abbiamo potuto vedere come si svolge
la manutenzione dei grossi diesel D141 (presenti il 1001 e il 1005), compresa
la fossa per il calo dei motori, e il recupero di pezzi importanti dai
locomotori destinati alla demolizione (al momento E636 209). E
le spiegazioni, in forma semplice ma interessanti, del nostro cicerone sono
state molto apprezzate per la professionalità e competenza che denotavano.
D145
D145 1001
Fossa cala assi
recupero di pezzi
dalla demolenda
E 636 209
Sul piazzale stazionavano classici carri gialli
e blu del treno soccorso, diversi tipi di locomotori in
attesa del loro turno di servizio e un 245 per la movimentazione dei mezzi sul
carro ponte di cui l’officina è dotata. Al riparo dei capannoni abbiamo visto
complessi di Ale803, due D345, un 652 (024) e, chicca
della giornata, un imponente sgombraneve S224 001.
Carri del
treno soccorso sul piazzale
Ponte trasbordatore dell’officina
D 345
E 652 024
Ultimi
complessi di Ale 803
Purtroppo il nostro treno speciale (doppia
di anziane AD 801+802 della FCU) ci attendeva in
stazione e quindi siamo stati costretti ad interrompere la visita non senza
aver fotografato in extremis anche un simpatico bagaglino
LDn 24 003.
L’imponente
spazzaneve rotativo S 224 001
Il simpatico
bagaglino LDn
24 003
Effettuata la corsa su Cividale, incrociando
In stazione ci attendeva una automotrice di fabbricazione più recente, per
l’esattezza
Connubio di
materiale antico e recente: AD901 e AD 801-802
Connubio
tra recente e … recentissimo: AD910 e Minuetto
Ad Udine, dopo aver colto al volo
un’accoppiata AD910
+ Minuetto diesel, l’autobus n 11 ci ha condotto al DL delle Ferrovie Udine
Cividale (FUC) dove siamo stati accolti con molto calore dal personale locale; abbiamo anche scoperto con nostra sorpresa che
alcuni di essi erano modellisti, in H0 e vapore vivo, e che avevano partecipato
a manifestazioni a Novegro e a Casarile nell’hinterland
milanese.
Per chi non conoscesse
Constatato di persona il buon servizio
offerto agli utenti torniamo al nostro resoconto.
AD803 con
particolare di interni e banco di manovra
In officina abbiamo potuto visitare la
terza AD 800 (ossia la 803), anche questa soprannominata affettuosamente Bombolone per le sue forme arrotondate
ma sempre piacevoli, ancora con gli arredamenti originali e l’angusto banco di
comando, e fotografare sul piazzale diversi carri ex Società Veneta (pianali,
chiusi e cisterna diserbante) con i caratteristici respingenti del tempo con
molle a bovolo e fodero curvilineo rastremato.
Carro diserbante e chiuso della ex
Società Veneta
L’imponente Mak G500/700C e il
diesel-elettrico DE424 02
Infine in un secondo capannone abbiamo
potuto fotografare altri mezzi diesel ( un DE424 02 marcato 02 3 11 1440 002 9
e un potente Ld405, diesel idraulico tipo Mak
G500/700C, a tre assi con qualche anno sulle spalle ma di concezione tuttora
valida), ingegnosi carrelli per uso su rotaia motorizzati con motori di motoscooter Vespa, oltre ad un antico carrello a bilanciere
utilissimo oggigiorno per il ….. body-building.
Il carrellino a bilanciere e
l’ingegnoso scooter da rotaia.
L’approssimarsi dell’ora della partenza
del nostro intercity, ultimo utile per il ritorno, ci ha costretto al commiato ma si è
incuneato in noi il desiderio di un secondo incontro, sia sul piano ferroviario
per provare i nuovi complessi Stadler, che, perché
no, su quello ….. culinario.